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La ventilazione non invasiva (NIV) nell’emergenza sanitaria

Matteo Poggiali 12/10/2018
boussignac1

La ventilazione non invasiva (NIV) è un’efficace strategia terapeutica per il trattamento delle insufficienze respiratorie nell’emergenza sanitaria e si affianca ai dispositivi tradizionali per somministrazione di ossigeno e a tecniche più invasive come l’intubazione tracheale e la ventilazione meccanica.

CPAP

La ventilazione assistita in modalità CPAP (Continuous Positive Airway Pressure – Pressione Positiva Continua nelle vie Aeree) consiste nel mantenimento di una pressione positiva costante all’interno delle vie respiratorie, sia in fase inspiratoria che in fase espiratoria; la frequenza respiratoria è determinata dal paziente.L’utilizzo della ventilazione in modalità CPAP nel trattamento dell’edema polmonare acuto di origine cardiogena si è dimostrato un trattamento efficace nel miglioramento della funzionalità respiratoria dei pazienti anche in assenza di trattamento farmacologico associato, con un miglioramento della saturazione di ossigeno, una riduzione di frequenza respiratoria, pressione sistolica e frequenza cardiaca. cpap
In diversi studi sono inoltre emersi una riduzione della necessità di intubazione endocheale e della mortalità complessiva dei pazienti (1-3). L’implementazione dei dispositivi per CPAP all’interno di un servizio di emergenza preospedaliera si è dimostrata una soluzione vantaggiosa in termini economici, comparando i costi di materiali e formazione del personale con la mortalità evitabile.

La modalità CPAP è da considerarsi una Ventilazione Non Invasiva (NIV o NPPV -Non Invasive Positive Pressure Ventilation), al pari delle ventilazioni BiLevel che si differenziano per l’utilizzo di una pressione diversa in fase inspiratoria (IPAP, Inspiratory Positive Airway Pressure) e in fase espiratoria (EPAP, Espiratory Positive Airway Pressure); anche con questa modalita ventilatoria la frequenza è determinata dal paziente che in fase inspiratoria attiva l’erogazione di una pressione di supporto da parte del ventilatore. bipap

La peculiarità delle Ventilazioni Non invasive è quella di non utilizzare device che bypassano le vie aeree naturali del paziente, come tubi endotracheali orali o nasali o cannule tracheostomiche.

Funzionamento

  • Previene il collasso degli alveoli polmonari al termine della fase espiratoria
  • Aumenta la capacità funzionale residua polmonare
  • Migliora l’ossigenazione
  • Riduce lo sforzo inspiratorio e il lavoro respiratorio
  • Riduce il precarico e il post carico migliorando l’output cardiaco

alveoli

Indicazioni

  • EPAC Edema Polmonare Acuto Cardiogeno – ACPE (Acute Cardiogenic Pulmonary Edema)
  • Insufficienza respiratoria acuta
  • Insufficienza respiratoria acuta ipercapnica
  • BPCO riacutizzata

Vantaggi

  • Riduzione della mortalità a breve termine nell’edema polmonare acuto
  • Riduzione delle intubazioni e dei rischi correlati (VAP, Ventilator Associated Pneumonia, sinusiti, intubazioni esofagee o selettive, lesioni tracheali o delle corde vocali)
  • Riduzione dei ricoveri in ambiente intensivo

Complicanze

  • Scarsa aderenza dell’interfaccia al soma del paziente
  • Discomfort , ansia e agitazione
  • Lesioni cutanee
  • Irritazioni oculari
  • Secchezza nasale
  • Scarso adattamento del paziente alla ventilazione
  • Complicanze più gravi come pneumotorace e infezioni polmonari sono possibili ma meno frequenti se paragonate alla ventilazione invasiva

Controindicazioni

  • Arresto respiratorio o grave compromissione cardiorespiratoria
  • Pazienti non collaboranti
  • Pressione arteriosa <90 mmHg
  • Pazienti con vie aeree non protette: vomito o incapacità di tossire o deglutire
  • Pneumotorace
  • Interventi chirurgici facciali, esofagei o gastrici
  • Trauma cranio facciale o ustioni
  • Lesioni anatomiche delle prime vie aeree

DEVICES

CPAP di Boussignac è un dispositivo per pazienti con insufficienza respiratoria composto da una maschera facciale e un generatore di pressione.

Il dispositivo sfrutta il principio di Bernoulli per trasformare in pressione la velocità dei gas in ingresso (come avviene nelle turbine dei jet). Quando l’aria o l’ossigeno immessi passano attraverso i piccoli canali del dispositivo per CPAP, creano una turbolenza. Questa, pur mantendendo la pervietà del dispositivo, crea un “diaframma virtuale” paragonabile ad una valvola PEEP, il cui valore può essere regolato aumentando o diminuendo la quantità di ossigeno o aria fornita al paziente. Il valore esatto della PEEP è monitorabile in ogni istante con l’aiuto del manometro dedicato.

Il dispositivo CPAP di Boussignac ha conseguito l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA) il 21 giugno 2003.

boussignac1

  • Pregi: pratica, poco ingombrante e poco costosa, permette la peep creandola con l’elevato flusso di ossigeno, può anche essere raccordata a qualsiasi bombola di ossigeno  con erogatore tradizionale.
  • Difetti: difficoltà a raggiungere peep elevate e precise, elevato consumo di ossigeno (da 15 a 25 litri/minuto per raggiungere PEEP di 5/10 cmH2O) e necessità di elevate scorte di ossigeno

boussignac2

 

Casco

casco-cpap

  • Pregi: maggior comfort per il paziente anche dopo somministrazione prolungata
  • Difetti: ingombro eccessivo, difficoltà di posizionamento, necessita di ventilatore in grado di erogare elevati flussi di miscela aria/ossigeno

Miscelatori aria-ossigeno

  • Pregi: flusso elevato, possibilità di alto flusso anche a concentrazioni di o2 basse, possibilità di raggiungere peep elevate, minor consumo di osssigeno
  • Difetti: necessita di erogatore ad hoc

 

Fonte: http://www.rossoemergenza.it/

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