
Wegovy: benefici e rischi del farmaco a base di semaglutide per la perdita di peso
Negli ultimi anni, il farmaco Wegovy (semaglutide 2,4 mg) ha suscitato grande interesse nel campo della medicina dell’obesità. Approvato dalla FDA e successivamente da EMA per il trattamento dell’obesità, Wegovy è oggi considerato uno dei più efficaci farmaci per la perdita di peso farmacologicamente assistita. Tuttavia, come ogni trattamento, presenta effetti collaterali e rischi che è fondamentale conoscere prima dell’assunzione.
Meccanismo d’azione
Il semaglutide è un agonista del recettore del GLP-1 (glucagon-like peptide-1 receptor agonist, GLP-1 RA), ovvero una molecola che mima l’azione del GLP-1, un ormone endogeno incretinico prodotto principalmente a livello dell’intestino tenue (cellule L).
Cos’è il GLP-1?
Il GLP-1 è un ormone intestinale secreto in risposta all’ingestione di nutrienti, soprattutto carboidrati e lipidi. Il suo ruolo è multifattoriale:
- Stimola la secrezione di insulina da parte delle cellule β pancreatiche, in modo glucosio-dipendente.
- Inibisce la secrezione di glucagone (ormone iperglicemizzante).
- Rallenta lo svuotamento gastrico, contribuendo a un maggiore senso di sazietà.
- Agisce sul sistema nervoso centrale, in particolare a livello dell’ipotalamo, riducendo la percezione della fame.
Come agisce il semaglutide?
Il semaglutide è una versione modificata del GLP-1 umano:
- Ha una struttura che lo rende resistente alla degradazione enzimatica da parte della DPP-4 (dipeptidil-peptidasi-4), prolungando la sua emivita a circa 1 settimana.
- Questo consente una somministrazione settimanale, contro le forme naturali del GLP-1 che hanno un’emivita di pochi minuti.
Una volta in circolo, il semaglutide:
Si lega ai recettori GLP-1 presenti nel pancreas, nel cervello, nello stomaco e in altri tessuti.
Nel pancreas, potenzia la secrezione insulinica in presenza di glucosio e inibisce quella di glucagone.
A livello gastrico, rallenta lo svuotamento dello stomaco, contribuendo alla riduzione della glicemia post-prandiale e all’aumento della sazietà.
Nel sistema nervoso centrale, soprattutto nell’ipotalamo (nucleo arcuato), stimola i neuroni anoressigeni (POMC/CART) e inibisce quelli oressigeni (NPY/AgRP), riducendo appetito e comportamento alimentare.
Effetto sulla perdita di peso
L’azione combinata su svuotamento gastrico, secrezione ormonale e regolazione neuroendocrina porta a:
- Riduzione dell’introito calorico giornaliero
- Diminuzione della massa grassa viscerale
- Miglioramento della sensibilità insulinica
Impatto centrale: fame e ricompensa
Il semaglutide non agisce solo sulla fame “fisiologica” ma ha effetti anche sui circuiti della ricompensa:
Diminuisce l’attivazione delle aree cerebrali coinvolte nella risposta a stimoli alimentari altamente palatabili.
In alcuni studi con risonanza magnetica funzionale (fMRI), è stato osservato un calo dell’attività del nucleus accumbens, area coinvolta nel craving e nell’over-eating.
Il semaglutide (Wegovy) agisce su molteplici target fisiologici: sistema endocrino, digestivo e nervoso centrale. Questa azione multimodale spiega la sua efficacia clinica, ma anche il rischio di effetti collaterali sistemici, che richiedono una gestione attenta e personalizzata.
Effetti collaterali comuni
L’effetto collaterale più frequentemente riscontrato è di tipo gastrointestinale, specialmente durante la fase di titolazione:
- Nausea (fino al 44% dei pazienti)
- Vomito
- Diarrea o costipazione
- Dolori addominali
Sebbene nella maggior parte dei casi siano transitori, in alcuni pazienti possono richiedere la sospensione del trattamento.
Rischi più rilevanti
1. Pancreatite
In rari casi, l’uso di semaglutide è stato associato a episodi di pancreatite acuta. È importante monitorare attentamente eventuali sintomi come dolore addominale persistente e vomito.
2. Rischio tiroideo
Negli studi preclinici condotti su roditori, il farmaco ha mostrato un aumento dell’incidenza di tumori a cellule C della tiroide. Sebbene non vi siano evidenze concluse in ambito umano, è controindicato nei pazienti con anamnesi familiare o personale di carcinoma midollare della tiroide o sindrome da neoplasia endocrina multipla di tipo 2 (MEN2).
3. Aumento della frequenza cardiaca
Un aumento lieve ma costante della frequenza cardiaca a riposo è stato osservato in alcuni pazienti, il cui significato clinico a lungo termine è ancora oggetto di studio.
4. Uso non terapeutico e abuso
L’utilizzo di Wegovy da parte di soggetti non obesi (BMI <30, o <27 senza comorbidità) è in aumento, spesso senza supervisione medica. Questo solleva preoccupazioni etiche e cliniche:
- Squilibri metabolici
- Disturbi del comportamento alimentare
- Effetti avversi sottostimati
Effetto rebound post-trattamento
Uno dei principali problemi emersi è la ripresa del peso una volta interrotto il farmaco. Secondo studi di follow-up, i pazienti che non mantengono modifiche sostanziali nello stile di vita tendono a recuperare gran parte del peso perso entro 12–18 mesi.
Conclusioni
Wegovy rappresenta un importante strumento terapeutico nella gestione dell’obesità, soprattutto nei casi di fallimento delle strategie conservative. Tuttavia, la sua somministrazione deve avvenire esclusivamente sotto prescrizione e monitoraggio medico, con un’attenta valutazione dei benefici rispetto ai potenziali rischi.
L’efficacia del trattamento è strettamente legata alla personalizzazione del percorso terapeutico, all’integrazione con dieta, attività fisica e supporto psicologico, e a una corretta gestione delle aspettative del paziente.
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