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Arriva l’ambulanza, ma senza la barella e il ferito resta lì

Matteo Poggiali 15/09/2014
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MARTANO – Esce di strada per un malore e carambola con l’auto, ma l’ambulanza intervenuta sul posto, pur avendo il medico a bordo, non ha potuto trasportare il malcapitato in ospedale perché era sprovvista della tavola spinale (speciale barella per il trasporto di persone che hanno subito traumi da impatto).

L’incidente è accaduto attorno alle 9.30 di ieri mattina, sulla provinciale Martano-Borgagne, e poteva trasformarsi in una tragedia se proprio in quel frangente non fosse passata da lì un’infermiera in forze al pronto soccorso del Fazzi che ha prestato le prime cure all’uomo alla guida. Da una prima ricostruzione l’auto, guidata da un signore di circa 70 anni, è uscita fuori strada a causa di un malore dell’automobilista che ricordava solo di essersi sentito poco bene e, almeno a caldo, non ricordava nulla degli eventi successivi. Fatto è che all’arrivo dell’ambulanza il medico a bordo ha constatato che i primi soccorsi erano stati prestati dall’infermiera che fortunatamente era di passaggio, ma al tempo stesso ha dovuto alzare le mani perché, non avendo la tavola spinale non poteva fare nulla per l’uomo che nel frattempo rimaneva incastrato all’interno dell’abitacolo.

 

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Dopo aver allertato la centrale operativa del 118 non è rimasto altro da fare se non attendere l’arrivo di una seconda ambulanza provvista della tavola spinale. Attesa breve, secondo alcuni solo 15 minuti, e lunga secondo altri presenti sul posto: almeno mezz’ora, rimane il fatto che questa volta è andata bene, ma non sempre si può confidare sulla buona sorte. Si è trattato di un codice giallo: di persona, perciò, che richiedeva intervento d’urgenza, ma non era in pericolo di vita. Fatto è che si sono persi minuti che, nel pronto intervento, possono essere preziosi.
«E se invece di un codice giallo si fosse trattato di un codice rosso?». Questa la domanda che correva tra le persone che si erano fermate per assistere alla scena. E poi: «Com’è possibile che l’ambulanza viaggi senza la dotazione necessaria?». Questo l’altro quesito.
Per farla breve, ieri mattina, si è verificato quello che da tempo si teme: la necessità di utilizzo della tavola spinale e la sua mancanza sull’ambulanza. Storia ormai arcinota, ma che non trova soluzione e, proprio per la messa a norma delle ambulanze, l’assessore regionale della Sanità Donato Pentassuglia ha sollecitato il direttore generale della Asl, Valdo Mellone. Ma tant’è il problema è tutt’ora aperto. Per la tavola spinale si tratta di un problema legato alla misteriosa “scomparsa” di queste speciali barelle dai pronto soccorsi. Ora c’è solo da augurarsi che l’episodio di ieri mattina sia il campanello d’allarme per mettere seriamente mano al problema.<sc97,100> Esce di strada per un malore e carambola con l’auto, ma l’ambulanza intervenuta sul posto, pur avendo il medico a bordo, non ha potuto trasportare il malcapitato in ospedale perché era sprovvista della tavola spinale (speciale barella per il trasporto di persone che hanno subito traumi da impatto). L’incidente è accaduto attorno alle 9.30 di ieri mattina, sulla provinciale Martano-Borgagne, e poteva trasformarsi in una tragedia se proprio in quel frangente non fosse passata da lì un’infermiera in forze al pronto soccorso del Fazzi che ha prestato le prime cure all’uomo alla guida. Da una prima ricostruzione l’auto, guidata da un signore di circa 70 anni, è uscita fuori strada a causa di un malore dell’automobilista che ricordava solo di essersi sentito poco bene e, almeno a caldo, non ricordava nulla degli eventi successivi. Fatto è che all’arrivo dell’ambulanza il medico a bordo ha constatato che i primi soccorsi erano stati prestati dall’infermiera che fortunatamente era di passaggio, ma al tempo stesso ha dovuto alzare le mani perché, non avendo la tavola spinale non poteva fare nulla per l’uomo che nel frattempo rimaneva incastrato all’interno dell’abitacolo.
Dopo aver allertato la centrale operativa del 118 non è rimasto altro da fare se non attendere l’arrivo di una seconda ambulanza provvista della tavola spinale. Attesa breve, secondo alcuni solo 15 minuti, e lunga secondo altri presenti sul posto: almeno mezz’ora, rimane il fatto che questa volta è andata bene, ma non sempre si può confidare sulla buona sorte. Si è trattato di un codice giallo: di persona, perciò, che richiedeva intervento d’urgenza, ma non era in pericolo di vita. Fatto è che si sono persi minuti che, nel pronto intervento, possono essere preziosi.
«E se invece di un codice giallo si fosse trattato di un codice rosso?». Questa la domanda che correva tra le persone che si erano fermate per assistere alla scena. E poi: «Com’è possibile che l’ambulanza viaggi senza la dotazione necessaria?». Questo l’altro quesito.
Per farla breve, ieri mattina, si è verificato quello che da tempo si teme: la necessità di utilizzo della tavola spinale e la sua mancanza sull’ambulanza. Storia ormai arcinota, ma che non trova soluzione e, proprio per la messa a norma delle ambulanze, l’assessore regionale della Sanità Donato Pentassuglia ha sollecitato il direttore generale della Asl, Valdo Mellone. Ma tant’è il problema è tutt’ora aperto. Per la tavola spinale si tratta di un problema legato alla misteriosa “scomparsa” di queste speciali barelle dai pronto soccorsi. Ora c’è solo da augurarsi che l’episodio di ieri mattina sia il campanello d’allarme per mettere seriamente mano al problema.

Fonte: http://www.quotidianodipuglia.it/
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